Stazione Spaziale Internazionale in arrivo!
Sin da piccolo Andrea ha mostrato un particolare interesse per lo spazio, le stelle ed i pianeti. Oggi ha quasi 8 anni e non perde occasione per chiedermi di andare all’Osservatorio Astronomico di Righi per ascoltare fiabe e racconti sulle costellazioni ed i pianeti. La settimana scorsa siamo stati subito attratti da “Special Near Space” in Orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale e osservazione del suo passaggio. Vi mostro una immagine tratta da internet dal sito http://m.esa.int/ESA
Non abbiamo esitato un secondo, non conosciamo le stazioni spaziali e quale occasione migliore per andare a scoprire come è fatta, chi l’ha costruita e perchè, come vivono gli astronauti al suo interno e perché sono lì.
Vi posso assicurare che non solo la nostra famiglia ma anche le altre presenti sono rimaste affascinate dal racconto e dalle curiosità mostrate e poi, vederla passare dal vivo sopra la nostra testa è stata una esperienza davvero emozionante. Ah proposito! è possibile sapere in tempo reale dove si trova in questo momento nello spazio visitando il sito: www.denebofficial.com
Per giorni non abbiamo fatto altro che parlare di questa stazione spaziale guardando anche altri video di approfondimento, finché arriva la fatidica richiesta: “Mamma ne costruiamo una?” devo ammettere che ho risposto subito “SI!”
E come siamo soliti fare si parte sempre da un progetto e quindi in contemporanea la disegniamo:
Quanti pezzi!!! Ma non ci arrendiamo!
Dopo aver individuato e scelto il materiale con cui realizzarla (ovviamente tutto di riciclo e quasi totalmente di cartone!) iniziamo con una la base che sarà una striscia di cartone rettangolare su cui decidiamo di incollare i pannelli solari.
I pannelli solari sono molto importanti perché forniscono alla stazione spaziale tutta l’energia elettrica necessaria per poter fare gli esperimenti scientifici.
Sono 8 rettangoli posizionati in modo equidistante, ritagliamo, coloriamo e incolliamo.
Utilizzare le squadrette lo fa sentire grande 🙂 e prendere le misure ancora di piu’!
Quelli centrali decidiamo di realizzarli applicando dei quadratini sopra per renderlo più realistico e incollando anche qualche pezzo di carta di alluminio (domopack).
Il modulo Italiano lo ha divertito particolarmente perché i pannelli sono come eliche e ovviamente le ha volute rotanti quindi qui abbiamo utilizzato un tappo di sughero e una vite sfilettata che con l’aiuto di papà abbiamo incastrato nel tappo.
Il modulo Russo lo abbiamo realizzato con un rotolo di scottex ed è a questo che si aggancia quello italiano. Incolliamo i pezzi così prende forma.
Infine realizziamo con rotolo di scottex e rotolo di carta il modulo Giapponese molto importante perché qui si realizzano gli esperimenti.
Adesso un po’ di colore argento e oro e qualche astronauta e poi si gioca!
Ci siamo impegnati tanto ma anche appassionati perché abbiamo imparato tante cose ma ne è valsa la pena! Alzate gli occhi in cielo che stiamo per passare, siamo in orbita!